Non esiste una definizione precisa e universalmente accettata.
Una spiegazione è che lo stress sia una risposta del cervello a stimoli
che causano incertezza o che non si è in grado di affrontare;
non necessariamente negativi.
Anche eventi lieti come la nascita di un figlio, il matrimonio o addirittura
una promozione possono metterci in difficoltà: si tratta sempre di novità,
cambiamenti talora importanti nelle abitudini e non sempre
ci sentiamo pronti, all’altezza, attrezzati.
Che sia scatenato da situazioni familiari, ambientali o lavorative, lo stress
provoca una precisa risposta del sistema nervoso che, attivandosi, favorisce
il rilascio di specifici ormoni (adrenalina, noradrenalina, cortisolo) responsabili
delle modifiche fisiche e comportamentali utili ad affrontare l’evento stressante.
È una vera forma di adattamento che ci protegge e ci fa rispondere
adeguatamente a determinati stimoli che arrivano ai nostri sensi.
Se l’esposizione (o la percezione mentale) agli eventi stressanti dura a lungo,
lo stress da acuto evolve in cronico ed il continuo rilascio degli “ormoni dello
stress” causa un sovraccarico che può causare danni all’organismo.
Uno dei sistemi suscettibile a tale sovraccarico è quello immunitario,
responsabile del benessere e della salute, che può indebolirsi ed esporci
a malattie, anche di natura infettiva.
Lo stress può aumentare la loro sensibilità ed esposizione all’attacco dei batteri che
possono minare anche l’equilibrio della flora batterica intestinale e vaginale.
Secondo alcune stime, un terzo delle donne ha sofferto almeno una volta di cistite causata,
principalmente, dai batteri intestinali (il più noto è l’Escherichia coli presente nei residui
fecali). La cistite è un’infiammazione della vescica provocata, nella maggior parte dei casi,
da un’infezione batterica.
I sintomi posso essere vari e fastidiosi, come ad esempio:
il dolore al basso ventre, il bruciore durante la minzione, lo stimolo ad urinare
frequentemente, la presenza di urine torbide, a volte con tracce di sangue, e una
sensazione generale di stanchezza e malessere.
Questi sintomi possono essere fonte di disagio sia fisico che psicologico e quando
si presentano, è opportuno consultare il medico o il ginecologo di fiducia.
L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Lo stress, nel lungo periodo, debilita corpo e mente rendendoci più fragili. Esistono regole comportamentali ed atteggiamenti mentali che possono aiutare a mantenere lo stato generale di salute sia fisica che psichica come:
La Dieta Mediterranea rappresenta un vero e proprio modello di dieta sana e sostenibile capace di prevenire il rischio di insorgenza di patologie come obesità, diabete, ipertensione arteriosa.
Questo stile alimentare (riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) prevede la presenza di composti antiossidanti, anti-infiammatori e di tutti i nutrienti bilanciati tra loro e nelle opportune quantità.
Tra gli alimenti presenti nella Dieta Mediterranea non possono mancare:
i cereali e i loro prodotti di trasformazione (pane, pasta), soprattutto integrali
l’abbondanza di ortaggi a foglia verde
l’impiego dell’olio extra vergine di oliva per il rilevante apporto di acidi grassi monoinsaturi
la presenza di carne e pesce ma anche di proteine di origine vegetale dalle leguminose.
È uno strumento di prevenzione potente per mantenere la salute cardiovascolare
e muscolo-scheletrica; aiuta inoltre a conservare o raggiungere il peso forma ideale
e a scaricare la mente ed il corpo dalle tensioni.
Bando alla pigrizia e alla sedentarietà dunque!
È sufficiente muoversi ogni giorno anche per breve tempo, meglio in zone verdi,
per beneficiare degli effetti sul corpo e sulla mente.
Inspirare dal naso profondamente (gonfiando l’addome) ed espirare lentamente dalla
bocca stimola il diaframma agevolando la corretta ossigenazione.
Una buona tecnica, per capire come fare, può essere quella di sedersi in un ambiente
silenzioso, con la schiena dritta, senza irrigidire il busto e le spalle, appoggiando una mano
sull’addome e l’altra all’altezza dello stomaco per “sentire” i movimenti.
Chiudendo gli occhi, immaginare un palloncino all’interno della pancia che, lentamente, si
gonfia ad ogni inspirazione e si sgonfia attraverso l’espirazione.
Respirare “in presenza”, ossia concentrare i pensieri sull’aria che entra ed esce ascoltando
le sensazioni corporee, crea attenzione e consapevolezza verso l’atto respiratorio
calmando la mente, “addestrandola” a lasciare andare, piano piano, il rimuginio.