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Irresistibili, gustose, morbide o croccanti le polpette accontentano tutti i palati.
Famose in tutto il mondo, queste deliziose “palline di carne” (in inglese “meatballs”) si preparano in tantissime versioni a seconda delle varie tradizioni locali e della fantasia di chi cucina. Sono il piatto “del recupero” del cibo avanzato per eccellenza: tutto può essere trasformato in polpetta persino le bucce delle patate che, opportunamente lavorate, si prestano allo scopo. Ci si può sbizzarrire nella scelta dell’impasto che può essere tradizionalmente a base di carne o di pesce, di cereali come il riso, di verdure e legumi; nell’aggiunta di uno specifico ingrediente, nel mix di aromi aggiunti, nel metodo di cottura, nella loro dimensione e nel condimento. Insomma, quando si dice “polpette” tutti gli ingredienti, le dimensioni e gli abbinamenti sono leciti.
La tradizione nostrana vede la carne macinata di vitello come ingrediente principe a cui abbinare uova, mollica di pane ammollata nel latte, formaggio, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Un mix che parla di semplicità, di arte culinaria antica e sapiente, capace di “mettere insieme” quello che c’è e di creare un prodotto finito all’altezza delle aspettative di chi assaggia: questa è la cucina italiana e questa è la ricetta fedele alla tradizione e con l’aggiunta di un condimento “tricolore” assai sfizioso.
UNA TIRA L’ALTRA…
Il termine polpetta deriva dal vocabolario latino “pulpa” cioè polpa.
Genericamente si dice polpette e non polpetta perché, nell’immaginario comune, sono così ghiotte e piccole da richiamare il detto “una tira l’altra” come le ciliegie. Difficile stabilire il numero di polpette per porzione: dipende dalla loro dimensione, dall’occasione di consumo (come “finger food” all’aperitivo o merenda, come pranzo o cena associate ad altri alimenti) e naturalmente dal personale fabbisogno calorico.
Dal punto di vista nutrizionale, sono una buona fonte di proteine e lipidi offerti dalla carne, dal formaggio e dalle uova. Per trasformarle in un pasto completo e bilanciato occorre abbinarle ad una fonte di carboidrati accompagnandole, per esempio, alle verdure o ai cereali (il pane od anche la pasta come vuole la ricetta siciliana).
Preparare le polpette è facile e veloce: l’impasto prevede pochi ingredienti da amalgamare e trasformare in sfere di piccole (polpettine) o grandi (polpette) dimensioni. Dopo l’impasto, serve prelevare una piccola quantità del composto e, con le mani, procedere con un movimento rotatorio: un “gioco” divertente, a tratti rilassante, che può diventare istruttivo coinvolgendo i bambini nella preparazione.
È esattamente quello che facevano le donne delle passate generazioni. Maneggiare il cibo è una pratica capace di scaricare la tensione; preparare, offrire il cibo è un atto di cura amorevole antico come l’essere umano. Le occasioni per consumare le polpette sono molteplici: ottime come aperitivo, spuntino, pranzo, cena la variabile è il tocco personale di chi cucina ed il condimento che le accompagna.
La nostra versione propone ingredienti sani e rigorosamente nostrani.
facile
10 minuti
(circa 20 polpette. La quantità varia a seconda della dimensione di ciascuna polpetta)
(quantità variabile a secondo del gusto e del grado di morbidezza che si intende ottenere)
Spezzettare la mollica di pane ed ammorbidirla nel latte. Strizzarla per bene ed unirla alla carne macinata, i formaggi grattugiati, le uova, il prezzemolo ed aggiustare di sale. Amalgamare energicamente impastando con le mani.
Lavorare l'impasto e creare delle sfere della stessa grandezza. Lavare i pomodorini, asciugarli, tagliarli a metà.
In una padella riscaldare l'olio extravergine d'oliva con l'aglio, adagiare le polpette e farle dorare per qualche minuto.
Unire le olive ai pomodorini, aggiustare di sale e cuocere per circa 8 minuti.
A fine cottura, aggiungere il basilico fresco spezzettato e servire.
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