Cibo respiro e pensiero:
la triade del benessere
fisico ed emozionale
Cibo respiro e pensiero:
la triade del benessere
fisico ed emozionale
Gli esseri viventi sono dinamici, costantemente sottoposti a pressioni evolutive che li spingono a migliorare sempre.
Nella scala evolutiva, il genere umano occupa il vertice per la sua complessità di sistema: siamo composti da un corpo costituito da organi, apparati, reti e strutture che rasentano la perfezione e che sono intimamente connessi ed interdipendenti tra loro. Ogni “sezione” collabora e scambia continuamente informazioni affinché tutto funzioni correttamente con il risultato che ognuno ha il piacere di provare: essere vivi, sperimentare la vita con i cinque sensi che si traduce in un “sentire” la vita attraverso un codice emozionale privato. Ognuno percepisce, vede, interpreta e affronta la realtà a modo suo, a seconda della personale decodifica dei fatti e sulla scorta delle proprie esperienze, vissuto, credo.
È importante ricordare che tale “lente di lettura” dipende anche dallo stato psico fisico del singolo: chi è sano, inserito in un ambiente adeguato, avvolto da stimoli opportuni, consapevole del proprio valore e della propria posizione nel contesto in cui sta, vive uno stato di benessere sconosciuto da chi non ha la salute oppure è demotivato, stressato, condizionato.
Sulla qualità psico-emotiva entra in gioco anche l’abitudine qui intesa come forma di “ristagno” della crescita umana; sovente per pigrizia, comodità, stanchezza, senso di abbandono ci si adatta a schemi e convenzioni, a ripetizioni di gesti, comportamenti e forme di pensiero contrarie al senso del piacere e dell’auto realizzazione che mortificano la mente ed anche il corpo.
Quello che sentiamo “dentro di noi” è la cartina tornasole di come stiamo: il nostro sentire a livello viscerale ma anche nel petto e nella mente ci informa di quanto accade fuori e soprattutto nel nostro dentro. Siamo costituiti da più parti (il corpo fisico, la mente che evoca, crea, tesse la personale realtà ed una parte energetica, sottile che ci contraddistingue e rende unici chiamata anima o spirito) e ciascuna richiede attenzione, cura, riconoscimento.
Ciascuna “parla” ed è influenzata dalle altre.
Si parla tanto di stress ma, a quanto pare, non esiste una definizione univoca e valida per tutti perché ognuno “lo vive a modo suo” a seconda dello stato di armonia in cui versa.
Per tutti, invece, valgono le azioni di prevenzione e di tutela verso i fattori che possono alterare gli equilibri dell’intero essere. Indiscutibilmente lo stile di vita, ossia la pratica quotidiana del vivere, è il punto su cui porre l’accento: un’alimentazione sana, equilibrata e una regolare attività fisica sono fondamentali per il mantenimento di una buona salute psicofisica capace di tenere lontano lo stress.
NUTRIZIONE EQUILIBRATA: I COLORI DELLA SALUTE
Sulle scelte alimentari quotidiane abbiamo il totale controllo ed il diritto-dovere di sapere e scegliere ciò che mangiamo perché si traduce nel benessere che vogliamo e meritiamo, a tutti i livelli.
Mangiare frutta e verdura fresche di ogni colore è un gesto quotidiano necessario: i vegetali aiutano a combattere i radicali liberi responsabili delle malattie degenerative e dei processi di invecchiamento cellulare grazie al loro contenuto di vitamine, sali minerali, fibre e sostanze colorate protettive; tutti elementi che rinforzano le difese immunitarie e che mantengono sano e vitale l’organismo.
Ad esempio, il colore blu-viola tipico delle melanzane e dei frutti di bosco (come le more, i mirtilli, i ribes, i lamponi) è dovuto alla presenza di antocianine e carotenoidi che svolgono un’azione benefica e protettiva. In particolare, l’estratto secco di Mirtillo rosso bacche, titolato in Proantocianidine, è utile per favorire la fisiologica funzionalità delle vie urinarie.
L’atto respiratorio è un meccanismo istintivo che avviene per la maggior parte del tempo in modalità automatica. Eppure, è un processo raffinato, vitale che richiede la nostra attenzione. Troppo spesso tratteniamo il respiro, lo distorciamo e acceleriamo perché rapiti e distratti da pensieri carichi di tensione, preoccupazione, ansie. Respirare è sinonimo di vivere. Una respirazione lenta, profonda che coinvolge attivamente il diaframma permette di incamerare l’opportuna dose di ossigeno e ci fornisce molteplici vantaggi fisici, mentali, emozionali (migliora il riposo notturno e la digestione, favorisce l’eliminazione delle scorie, ottimizza l’ossigenazione e quindi il nutrimento cellulare, corregge la postura, scarica la tensione muscolare).
Il respiro diaframmatico e cadenzato (inspirazione lenta che guida l’aria verso l’addome; espirazione ancora più lenta che svuota addome e polmoni) chiede auto consapevolezza, presenza mentale, intenzione che riverbera in un atteggiamento armonico, centrato e ancorato al presente.
Tale modalità impone il fermo immagine, il radicamento al momento, al “qui e ora”, al non giudizio e permette di “essere” senza l’obbligo di fare. Almeno per il tempo “fuori dal tempo” dedicato a se stessi. Fermare l’accavallarsi persistente dei pensieri ha un potenziale rilassante e lascia spazio alla concentrazione, all’azione ponderata, alla presa in carico del proprio benessere che, a volte, ha bisogno del silenzio e del raccoglimento. Della pace.
Lasciare andare tutto quanto ci appesantisce e ci “trattiene” è letteralmente terapeutico come anche sperimentare le personali passioni ed inclinazioni: l’arte, la cucina il giardinaggio, la lettura. Condividere e coltivare i rapporti interpersonali crea, inoltre, una rete sociale “protettiva” per la salute dell’essere umano che nasce e continua ad essere un “animale sociale”.
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